15 dicembre 2016

Corsa di Valle San Nicolao (07/05/2016)

Ho ritrovato questo file, scritto nel mese di maggio...nel frattempo vicende molto meno allegre mi hanno e mi tengono impegnato. Ma era un peccato non pubblicarlo, è stato un bel sabato pomeriggio:
Accogliendo la proposta di Gianluca ci rechiamo di sabato pomeriggio a disputare la podistica di Valle San Nicolao, paesino situato sulle colline biellesi, non lontano da Cossato. Scelta un po’ "strange", ma il mio amico l'aveva già fatta nella sua precedente "carriera" e me ne ha sempre parlato bene. Sono zone vicine (30 Km scarsi da Grignasco), ma saranno passati almeno 25 anni dall'ultima volta che mi sono inoltrato da queste parti. Arrivandoci ho la conferma che oggi di pianura ne vedremo poca: le strade sono tutte un salire e scendere, non dolce. Subito all'iscrizione l'impressione è ottima: ben organizzati, percorso segnalato e addirittura "pacco gara" con i 5 euro dell'iscrizione: 1/2 Kg di pasta, un paio di calze, 1 penna biro e un buono sconto di 10 euro in un negozio di articoli sportivi a Biella. I partecipanti sono circa 100: a mio avviso un ottimo numero. Prima della partenza simpatica foto ricordo con tutti i partecipanti sulla scalinata della chiesa, stile matrimonio. Poi si parte, per fare un percorso di 5,4 Km. L'avvio inganna, infatti si scende in picchiata per circa 1,5 Km…addirittura mi trovo a ridosso del gruppo di testa, intorno alla decima posizione. Just an illusion però, in quanto poi si comincia a salire, per un primo tratto in asfalto, attraversando un paese a me fino a ora ignoto, Vallanzengo: qui già devo mollare un po’ il tiro ma tutto sommato me la cavo. Ma poi comincia il tratto di sentieri boschivi. Inizialmente cerco di correre, ma le pendenze si fanno sempre più proibitive e le gambe sempre più pesanti. In certi passaggi mi devo attaccare alle piante perché la pendenza manda indietro: c'è pure un volontario che in un punto da una spinta di aiuto ai concorrenti. In questi 2-3 Km di vera via crucis sportiva mi prendono e mi passano una decina di colleghi, ma, sinceramente, a un certo punto decido di camminare e basta perché la vedo veramente dura, quasi impossibile. I primi Km fatti troppo veloce mi presentano il conto. E poi si continua a salire: pur privo di tecnologia avanzata mi accorgo che siamo saliti molto di più di quello che eravamo scesi all'inizio…beh, mi dico, arriverà la discesa prima o poi, sicuro. Infatti finisce il tratto boschivo, siamo intorno al quarto Km abbondante e si scende. E si scende di nuovo in picchiata, le gambe le sento marmorizzate e martirizzate, e mi passa anche qualche altro. Non faccio resistenza, desidero solo arrivare e riposarmi un pò. Sento la maglietta sulla pelle così bagnata dal sudore come mai l'avevo sentita in questi anni. Ragazzi che fatica! comunque si arriva e son contento, sono in buona forma, in pochi minuti mi ripiglio e ci godiamo l'estrazione dei premi (bravissimi, c'erano premi praticamente per tutti e il ristoro era super). Presenti anche parroco e sindaco alla premiazione finale, il parroco parla per 30 secondi: sufficienti per capire che trattasi di prete gagliardo. Questo pomeriggio, trascorso in un posto in fondo così vicino, ma allo stesso tempo così “lontano”,  e concluso con i bambini delle elementari che sorteggiavano i premi storpiando involontariamente e simpaticamente i nomi,  assegnando vasetti di miele, biscotti, pezzi di toma, mi ha lasciato addosso il sapore buono dei sentimenti  e delle piccole cose di una volta.
Davide Donà




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