16 marzo 2015

2015: Gamba d'Oro a Suno, Fontaneto e Cavallirio

SUNO: OSSERVATORIO ASTRONOMICO E VIGNETI
Esordio classico della Gamba d'Oro a Suno. Parecchia gente come al solito, ben 861 partecipanti. Al di là di qualche piccolo tratto fangoso il percorso è in ottime condizioni. Il tracciato è quello standard, pianeggiante nel complesso, con la salitella fra le vigne che conduce nella zona dell'osservatorio astronomico. Come al solito all'estrazione non vinco niente..anzi, no a dire il vero nel 2012 avevo portato a casa un gufo di peluche. Concludo con una piccola raccomandazione agli amici runners: a 5 minuti di cammino dalla palestra a Suno c'è un parcheggio enorme, asfaltato, nei pressi del cimitero. Forse, non trovando posto in centro al paese, invece di mettere le auto dove capita, a danno degli abitanti, varrebbe la pena di usarlo. 
FONTANETO: VISTA DALLE COLLINE

Va in scena a Fontaneto d'Agogna il secondo atto della cara e vecchia Gamba d'Oro. Avevo già fatto questa corsa l'anno passato e mi ero ripromesso di tornarci perchè mi era piaciuta molto. Bella giornata di sole anche se a dir la verità ancora un pò freddina. C'è un sacco di gente, addirittura più che a Suno, 866 partecipanti! Dunque, dicevo, volevo tornarci perchè il percorso è veramente bello, non troppo duro, ma comunque con una bella salita tosta di circa 500 metri  e qualche altro strappetto;  è un continuo variare di terreno: prato, bosco, sterrato di vario tipo, e anche qualche bel pezzo in asfalto. Il finale secondo me è, forse, il più bello del circuito, almeno tra quelli che ho visto: a circa un paio di Km dall'arrivo si scende in picchiata, dall'altopiano collinare che fa da scenario al tratto centrale del percorso; si va quindi a "sprintare" con un bel tratto in asfalto pianeggiante, prima di immettersi in una specie di pista naturale sul prato, a forma di semicerchio, di circa 500 metri, che porta all'arrivo piazzato nella bella piazza centrale del paese. E all'arrivo 250 grammi di pasta per tutti (io tagliatelle), il che, considerando i tempi e i 2 soli euro di iscrizione, non è niente male. È il quarto anno che frequento il circuito, in verità a parecchie tappe non ho mai partecipato, ma fra quelle fatte metterei  Fontaneto al primo posto delle "mattutine".
CAVALLIRIO: CHIESA PARROCCHIALE

Terzo di anno di fila che faccio la "Marcia delle Primule" a Cavallirio. Tre anni, tre percorsi e tre scenari diversi. Nel 2013 alla faccia delle povere primule addirittura nevicava, il termometro era intorno allo zero e il percorso nei boschi era stato accorciato di un paio di Km perchè impraticabile. Pur essendo a marzo inoltrato la neve si era accumulata. Una mattinata da lupi. Nel 2014 aveva fatto una delle più belle giornate dell'anno, praticamente estate: quel giorno il termometro arrivò a 25 gradi, corsi in canotta, peccato che per un errore degli organizzatori la corsa finì al Km 6,5 (praticamente all'ultimo bivio si tagliò diretti sul traguardo). Quest'anno ero in dubbio se andare. Da tutta la settimana il meteo dava pioggia moderata proprio domenica mattina e non avevo molta voglia di stare 1 ora sotto l'acqua. Casualmente sabato pomeriggio mi è venuto in mente di "tradire" i soliti bollettini meteo e di andare a vedere quello dell'aereonautica militare (meteoam.it): cavolo, secondo loro domenica mattina dalle nostre parti non sarebbe piovuto! allora decido di preparare la borsa e mettere la sveglia…e al mattino vedremo. I nipotini del mitico colonnello Bernacca (i diversamente giovani come me lo ricorderanno), azzecano la previsione, addirittura si intravede un pallido sole e non fa neanche freddo. Peccato che le più famose previsioni "commerciali" gufando tutta la settimana abbiano fatto perdere almeno 200 partecipanti alla marcia delle primule: ci ritroviamo infatti in 656. Pronti via, oggi sarà dura, conosco queste colline e so che lì in mezzo ci sono delle salite spaccagambe. Ma la mia tendenza per il 2015 e, credo, anche per gli anni a venire, è quella di prenderla con calma: scarso ero e scarso ormai rimarrò, inutile farsi il c..o per faticare a entrare nei primi 100. Meglio ambire al 200-300esimo posto, si fa meno fatica e non cambia niente. Devo dire che però poi man mano che passano i Km un pò di ardore agonistico rispunta qua e là, quindi, a tratti, gli dò sfogo, senza esagerare. Anche perchè stà corsa sembra non finire mai, il susseguirsi di salite e discese, anche se si va piano, si fa sentire. Comunque bella, dura ma bella! Finalmente dopo un tratto su prato seguito da una tosta salitella in paese, si arriva, un pò distrutti ma felici. La fortuna mi bacia e vinco al sorteggio 3 calici in vetro, ottimi per brindare alla vita, che dopo queste corse ti sembra ancor più bella.
Davide Donà






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