4 settembre 2014

L'Orgasmo del Goal !!!

Ho passato il periodo che sta tra l’infanzia e l’adolescenza a tirar calci a un pallone.
Qualsiasi pallone, su qualsiasi campo, con chi capitava: l’importante non era vincere ma fare goal, non so perché, ci sono nato con questa ossessione.
Paolo PULICI
La sensazione che si ha quando la rete si gonfia la rete la può capire solo chi è stato calciatore, anche a bassissimi livelli come me. Erano gli anni circa tra il 1978 e il 1984. Poi ho giocato ancora, qualche torneo in giro, qualche partita qua e la. Con l’andare degli anni ho capito che probabilmente il ruolo più adatto alle mie caratteristiche sarebbe stato quello del difensore esterno di spinta, o terzino sinistro come si chiamava una volta. Ma la mia buona tecnica congenita di base, dribbling, tocco e controllo di palla, colpo di testa, mi ha sempre portato, pur con scarse e alterne fortune, a cercare la via della rete. Qualche goal l’ho anche fatto, ma passati gli anni non ho praticamente più giocato e negli ultimi tempi  mi sono dato al più tranquillo running, che ti da emozioni belle, ma diverse…probabilmente anche lì se vinci è una figata, ma è una “mission impossibile”. Ma quando l’amico Davide mi ha chiesto di entrare in squadra per il torneo dell’oratorio, i miei 46 anni sono tornati di colpo a essere 16 e non ci ho pensato un attimo a dirgli di si. Si tratta di un torneo tra adolescenti e i loro genitori, niente di estremo, ma anche in questi ambiti nessuno ci sta a perdere. E così si gioca. All’inizio fatico un po’ a trovare le misure, la posizione. La corsa c’è, ci mancherebbe, potrei correre avanti e indietro tutta la partita. Ma mi faccio saltare un troppo dall’avversario, mi manca coraggio. Poi pian piano però mi ritorna in mente che il calcio non è come giocare a dama (battuta rubata all’amico Dario) e comincio a menare un po’, senza far male ma con decisione. Abbiamo di fronte dei ragazzi sui 15-17, corrono e hanno buona tecnica, ma un po’ di voce grossa, qualche spinta e qualche fallo ben messo li fanno calmare, forse esagero anche un po’, ma in fondo se lo meritano, dai. Poi comincio a carburare e a cercare la porta. Passati tanti anni ho come paura a saltare l’avversario e concludere, ma mi suona la carica interna e ci provo. E riesco pure a fare 2 gol: che figata estrema, non mi ricordavo più che era così bello! Il secondo poi, mi trovo il pallone sul sinistro, a media distanza dalla porta: tiro o non tiro? Il mancino non è il mio piede, ma l’ho sempre usato, anche se con meno frequenza del destro. Giusto qualche giorno fa ho letto un’intervista a Paolo Pulici (Puliciclone), un mito dei miei tempi, e lui dice che un destro naturale tira meglio di sinistro, perché il sinistro, essendo gamba d’appoggio, acquista più forza. Questa cosa mi viene in mente in un flash e quindi ci provo: e infatti il sinistro fa il suo dovere, tiro in diagonale all’incrocio dei pali e gol: godo, orgasmo totale! Provo anche qualche numero da circo, addirittura una rovesciata spalle alla porta, roba da farsi male, ma quasi mi riesce. Alla fine il bilancio è di: due alluci scarnificati perché non sono abituato alle scarpe da calcio; un dolore tremendo all’inguine che mi tocca prendere un anti-dolorifico; zoppico e faccio fatica a camminare; passo la notte praticamente insonne per l’adrenalina accumulata e dolori vari; praticamente sono uno straccio e credo dovrò pure interrompere le uscite podistiche per qualche giorno. Ma però ne è valsa davvero la pena e lo rifarei subito!
P.S.
Agli amici runners: se avete in programma una corsa alla quale tenete particolarmente lasciate perdere il calcio nei giorni precedenti, potreste massacrarvi come è successo a me.

2 commenti:

  1. Buonasera, sono un Sarcedote professionista, esponente della Curia Episcopopepata Circondariale degli oratori del Nord-Ovest (sezione Alto Novarese); spero che dopo aver tirato calci, urla e spinte ai calciatori esordienti oratoriali, all'oratorio oltretutto, finita la partita avrai messo lì anche qualche Padre Nostro e un pò di Ave Maria per farti perdonare!
    Don Gio

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  2. Tra te e il Sacerdote Episcopopepato.....non so chi stà meno meglio!

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