2 luglio 2014

2014 22 giu / 01 lug - Grignasco (NO): Gamba d'Oro e Trofeo Bruno Pozzi


Cartolina di GRIGNASCO
Non era pensabile chiudere l’ennesima e scarsa “stagione” podistica senza onorare gli appuntamenti di Grignasco, ovvero casa mia.
E così, per cominciare, mi presento la domenica mattina 22 giugno alla tappa grignaschese della Gamba d’Oro, quest’anno molto frequentata. Giornata parecchio calda e afosa, quindi si decide per un’andatura turistica, per preservare la salute. Secondo me per forzare con le alte temperature bisogna essere giovani e ben preparati: caratteristiche che, ahimè, non possiedo, quindi andiamoci cauti.
Il percorso non è male, in prevalenza lungo il Sesia River e soprattutto non ci sono salite.
La corsa è organizzata bene, il Parco Vinzio è un ottimo luogo di ritrovo.
Unico appunto che voglio fare è che non bisognerebbe far muovere le auto dal parcheggio fino al termine della corsa, diciamo almeno non prima delle 10.15, altrimenti i corridori che arrivano se le trovano spiacevolmente di fronte.
Si replica poi, sempre al Parco Vinzio, il 1 luglio, per la classica serale “Bruno Pozzi”, più corta ma più impegnativa.
Girano nuvole senza pioggia da tutto il giorno, e la sfiga vuole che si mette a piovere appena prima della partenza. Inizialmente è una pioggia piacevole e rinfrescante. Però nel secondo tratto in sterrato, a metà corsa, arrivano tuoni e lampi, fulmini e saette, e quando si torna su asfalto, secchiate d’acqua ci piombano in testa! Piove a dirotto, tipo foresta equatoriale, e si fa fatica anche a tenere gli occhi aperti. Praticamente è come correre dentro un autolavaggio. Ma è stato divertente però, non mi era mai successo di beccare un temporale così tutto addosso, sembrano quasi i vecchi “Giochi senza Frontiere”, che tanti anziani ragazzi come me ben ricorderanno. Negli ultimi 2 chilometri faccio una fatica bestiale, ultimamente ho ridotto i Km delle uscite (non ho voglia di farne di più di 7-8) e questo si fa sentire. Ma stringo i denti, giurando, come al solito che, basta, non voglio più soffrire così! Finalmente arriva il traguardo, quest’anno abbiamo anche le famiglie ad aspettarci, è sempre bello, anche se non possiamo dedicargli qualcosa di buono…a parte l’amico Elvio Vinzio, primo di categoria e sesto assoluto! E poi una bella cena tutti insieme, in amicizia e allegria. Sono serate semplici, caserecce, ma con il gusto pieno dei buoni sentimenti. Alla premiazione standing ovation per l’amico Elvio, se lo merita veramente. Poi il presidente dell’Atletica Valsesia mi pare faccia un ammonimento verso chi ha fatto il furbo, partendo prima degli altri e consegnando il cartellino all’arrivo. Fatto che mi viene confermato anche da altri sul percorso, che hanno visto transitare in posizioni “sospette” podisti dal passo lento: un comportamento sgradevolmente  anti-sportivo!

10 commenti:

  1. La serale è stata proprio una sofferenza per riuscire ad arrivare 2° di categoria......categoria della Sanbrocchese!.........tutta in soglia, dall'inizio alla fine......mi bollivano i polmoni.....meno male che ha piovuto!......e meno male che la polenta e baccalà erano buoni......anche la salamella e le patate fritte avevano un suo perchè.....e la birra ci ha lisciato il gargarozzo!
    gio

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  2. Ciao sono Claudio. Non è un comportamento antisportivo partire un pò prima e arrivare altrettanto prima, lo fanno coloro che hanno piacere arrivare quando c'è ancora un pò di gente all'arrivo con un clima più "festoso" (relativamente alla tipologia di questo genere di gare) sapendo che non potrebbero fare altrimenti partendo regolarmente, non per loro scelta ma per limiti fisici. Sai benissimo anche tu, che immagino fai parecchie gare di questo genere, che non fa piacere arrivare quando sul tavolino del traguardo è finito anche l'inchiostro del timbro. Se qualcuno piazza qualche cartellino davanti a degli atleti regolari pazienza, in fondo non fanno male a nessuno dai!
    Ciao
    Claudio Barcelli

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  3. Beh...scusa Claudio,il tuo ragionamento fila, ma non vedo la necessità di consegnare il cartellino all'arrivo.Potrebbero consegnarlo più tardi in modo da non metterlo davanti ai podisti regolari. Così non possono essere considerati in altro modo che anti-sportivi, con la gravante che non si tratta di corse competitive e lo spirito dovrebbe essere quello dello sport praticato in compagnia senza l'affanno della competizione.Poi naturalmente ognuno la vive come vuole e a me non cambia nulla arrivare 100° piuttosto che 300°...
    Marco

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  4. Si potrebbero fare due gruppi: uno "competitivo" , in cui se le danno di santa ragione con tanto di timbratura di cartellino ed un costo leggermente superiore per eventuali premi in prodotti alimentari o altro, ed uno "non competitivo" i cui componenti possono partire quando vogliono nell'arco di un tempo prefissato senza la timbratura del cartellino e con un costo leggermente inferiore. Una corsa nella corsa in cui chi non compete può comunque correre e vedere i competitivi all'arrivo sul traguardo. E' un'idea no?
    Filomena G.

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  5. A mio parere basterebbe che gli "anticipatori" non consegnassero il cartellino: sanno di essere lenti, quindi che senso ha timbrare prima di quelli più veloci?
    Io per principio non lo farei. Chiaro che sono corse "caserecce", molto alla buona, per cui bisogna accontentarsi e pazientare per queste anomalie. La doppia partenza sarebbe in teoria una valida idea, ma noto che già ora le difficoltà sono tante per gli organizzatori, che ricordiamolo, sono volontari che ci rimettono anche del loro per far divertire gli altri. Aggiungere questa pur valida alternativa vorrebbe dire complicargli la vita e poi c'è già la Fidal, che a sentir parlare di competizione batte subito cassa.

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  6. sinceramente non vedo tutte queste difficoltà, anzi forse si risparmia del lavoro agli organizzatori perchè i non competitivi possono fare a meno del cartellino. Le strade o i punti comunque pericolosi sono già presidiati, non bisogna timbrare i cartellini all'arrivo e la Fidal cosa c'entra? tanto le gamba d'oro o corse del genere non sono comunque considerate competitive! Al limite quella competitiva la si può denominare "sportiva", "veloce" ecc. ecc.
    Gianfranco di Lozzolo

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  7. trovo che sia una buona idea, brava Filomena e bravo anche tu Gianfranco a puntualizzare. Qualche organizzatore potrebbe provare a svolgere una corsa così, poi si vedrà se vale la pena ripeterla o tornare alla corsa classica.
    Donatella

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  8. troppo buona Donatella. perchè non ci troviamo a bere qualcosa stasera?

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  9. Ma si dai. Passo io da Lozzolo ok? aspettami sulla strada. a dopo ciao
    Donatella

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  10. purtroppo leggo solo ora il commento di Donatella delle 21.07 di ieri e probabilmente è troppo tardi: volevo solo dirti di stare attenta perché mi sa che a Lozzolo vogliono farti la festa......

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