16 giugno 2013

2013 16 Giu - Gozzano (NO): Giro del Castello

Data: 16/06/2013
Lunghezza percorso: 10,7 Km
Gamba d'Oro a Gozzano (NO): Giro del Castello 2013

Avevo già scritto un approfondito articolo l’anno scorso sul “Giro del Castello”.
Forse ero stato un pò troppo mieloso, ma nella sostanza il contenuto della manifestazione anche quest’anno non cambia.
Difficile aggiungere qualcosa, ma ci proverò.
Protagonista indiscussa di giornata è l’afa, oltre naturalmente a Claudio Guglielmetti, che vince anche questa tappa, e con il quale abbiamo l’onore di scambiare qualche parola in partenza.
Infatti è arrivata la tipica estate del nord Italia, cieli azzurro pallido e cappa tremenda di umidità.
Aggiungiamo a questo che la corsa è molto dura e molto boschiva, il risultato è che manca il fiato e si suda a litri.
Meno male che i ristori sono 2 e bevendo si sta un pò meglio.
A tal proposito consiglio vivamente - soprattutto ma non solo -  a chi non fa vita da atleta, non è più giovanissimo e non è un campione, di fermarsi a bere: meglio non fare troppo gli eroi con queste calure.
Oggi personalmente stavo bene, ho corso senza faticare a un buon ritmo (si fa per dire) i primi 2-3 Km, ma poi, arrivate le salite ho preferito non esagerare e andar tranquillo senza forzare, troppo caldo, troppa fatica e troppo sudore.
Durante il percorso ho avuto anche qualche allucinazione: ho sognato di correre in un viale con docce rinfrescanti al posto degli alberi; 
ho desiderato un bel acquazzone estivo che arrivasse all’improvviso; 
ho visto me stesso seduto su un divano bianco a sparar cazzate accompagnate da crodino e patatine, in una enorme stanza bianca, con l’aria condizionata regolata al punto giusto.
Ma la realtà era ben altra, mi trovavo, e non so bene per quale oscuro motivo, a soffrire su queste colline intrise di vapor acqueo.
Sembrava di stare in una cucina con le finestre chiuse nella quale bollivano litri e litri di acqua per la pasta.
Sinceramente non credo che oggi la mia salute ne abbia guadagnato, ma meglio non pensarci troppo.
Quando si esce dai boschi va anche peggio, non c’è più ombra e ci aspetta la salita alla chiesa dove sinceramente mi faccio pena da solo, tanto sono scarso nel farla.
Pensavo anche di avere un’ulteriore visione quando a un tratto mi sembra di costeggiare un canale, che quasi invoglia a buttarsi dentro: in realtà è un sottopasso, completamente allagato!
Poi finalmente si scende verso l’arrivo, verso l’acqua da bere e l’ombra del cortile del municipio.
Mi accorgo di essere talmente sudato che sembro uscito da un tuffo in piscina con i vestiti.
Ritiro il premio, che qui è per tutti: un libro di ricette del VCO.
Poi, uno dei miei miraggi diventa realtà: c’è una fila vuota di comode sedie da giardino, in zona ventilata e con leggera brezza.
Io e l’amico Joe non ci facciamo sfuggire l’occasione e ci spalmiamo lì sopra a chiacchierare con altri amici di Grignasco, e senza cambiarci rilassiamo il nostro corpo stanco e bollito.
Si sta talmente bene ora, che dispiace alzarsi.
Ma infine si va, e l’arrivederci all’anno prossimo!







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