28 dicembre 2012

2012 28 Dic - Momo (NO): "Paese in Corsa"

Data: 28/12/2012
Lunghezza percorso: 5,500 Km











Nel periodo natalizio molti fanno a farsi la settimana bianca, altri vanno in crociera, altri ancora si spalmano al sole dei caraibi o nuotano nelle acque cristalline del mar rosso.
Noi poverelli ci accontentiamo di passare una serata a suo modo cool & trendy in quel di Momo, abbinando alla notturna un’ottima pizza al ristorante pizzeria “Da Rino”, nella vicina Vaprio d’Agogna.
Ci presentiamo quindi in questo bel paesotto del medio novarese intorno alle 19.30, la temperatura è ottima per la stagione, circa +4, e, a un primo colpo d’occhio, la camminata è ben organizzata: gonfiabile, iscrizioni dentro il bar del circolo ACLI, percorso già chiuso al traffico e un bel movimento di gente, compreso anche un discreto numero di spettatori.
Ci confermeranno poi che gli iscritti erano circa 240, non male!
Alle 20 in punto si parte: Il percorso consiste in 3 giri di 1850 metri su tracciato cittadino, tutto asfalto, illuminato,  presenziato e segnalato in maniera eccellente.
Solito avvio a razzo, tipico di queste corse, ma al termine del primo giro chi ha bleffato già la paga cara ed è costretto a calare drasticamente il ritmo.
Comunque stasera i chilometri passano in fretta, il percorso presenta molti cambi di direzione, leggeri saliscendi ed è molto piacevole da correre, con le luminarie natalizie e il pubblico a fare da gradita cornice.
All’arrivo però scoppia la grana! praticamente ai primi 6 concorrenti un volontario sul percorso ha detto di fare 4 giri anziché 3!
A causa di questa indicazione errata i più forti arrivano al traguardo dopo i primi 50, che invece hanno fatto regolarmente i 3 giri previsti.
La classifica viene comunque congelata al terzo giro, annullando il quarto, percorso erroneamente.
Non ce la sentiamo comunque di gettare la croce addosso all’organizzazione, (anche perché noi i primi li vediamo con il telescopio Hubble :-) ma tentiamo, invece, costruttivamente, di dare una nostra spiegazione e dei consigli per evitare il ripetersi di tali pasticci.
Succede infatti che, a volte, questo genere di corse, che dovrebbero essere “non competitive” (quindi senza classifica e conseguentemente senza premi) pagano il prezzo della loro contraddizione di fatto: corrono  sullo stesso percorso e nello stesso momento corridori da 3 al Km super-agonisti e tapascioni da 6 al Km che si vogliono fare la corsetta in allegria e compagnia.
Se la corsa è in linea, senza giri da ripetere più volte, no problem.
Ma se è come questa di Momo si genera il caos: infatti facciamo notare come su un giro di 1850 m, i primi si trovano a doppiare in prossimità del traguardo i corridori che vanno circa a 4.55 al Km, che sono parecchi, e questo probabilmente ha generato il blackout del conteggio giri, mandando in confusione l’organizzazione, che evidentemente non si aspettava i doppiaggi e allo stesso tempo non conosceva i volti dei primi della classe.
Quindi diamo 2 piccoli suggerimenti.
1) Su 6 Km di gara i giri non dovrebbero essere più di due.
2) Dovrebbe sempre essere esposto e ben visibile a tutti il percorso e il chilometraggio preciso della corsa, adesso con i GPS è fattibile senza problemi.
Comunque, morale della favola, alle 20.45 era già tutto finito: purtroppo il ristoro era previsto sotto una tettoia, all’aria aperta…non certo l’ideale in pieno inverno, e senza neppure un posto dove cambiarsi al riparo.
Questo  non invogliava di certo a starsene tutti sudati al freddo a mangiare biscotti e panettone, mentre chi, come noi, ha preferito tornarsene in macchina a cambiarsi, al ritorno al ristoro ha trovato quasi più nessuno.
Comunque, a parte qualche piccolo errore di gioventù, questa delle serali invernali rimane una gran bella idea!

Buon 2013 a Tutti!
Davide Donà

P.S.
Ci è giunta la tristissima notizia che è deceduto un podista al termine di questa corsa: trovate qui i dettagli.
Non abbiamo parole, dopo quanto abbiamo scritto per l'identica tragedia di Borgomanero è difficile aggiungere qualcosa, se non che 2 morti in 2 mesi, nella stessa provincia, devono fare riflettere.

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